Billao
cod. FX-654 CR
Specifiche
Lunghezza Lama: 19 cm - 7.48"Lunghezza Totale: 31 cm - 12.20"
Spessore Lama: 5 mm - 0.20"
Peso: 355 gr - 12.52 oz
Lama: acciaio inox N690Co
Durezza: HRC 58-60
Trattamento Superficiale Lama: satinata
Manico: Corno di Bufalo
Viti: acciaio inox
Designer: FOX knives
Made in Italy
Descrizione
La reinterpretazione di Fox Knives del famoso coltello Billao è un omaggio al coltello tradizionale dell'equipaggiamento ufficiale della Polizia dell'Africa Italiana (PAI). Fox Knives ha voluto mantenere la coerenza storica e l'estetica autentica del coltello originale apportando miglioramenti per conferire robustezza grazie alle nuove tecnologia produttive.
La PAI (Polizia dell'Africa Italiana) venne istituita nel 1936 con il nome di Corpo di Polizia Coloniale. Era responsabile della sicurezza e dell'ordine pubblico nel territorio della Libia, del governatorato italiano in Etiopia e delle colonie dell'AOI (Africa Orientale Italiana). Fu la prima forza armata in Italia ad essere dipendente da un ministero civile, inizialmente dal Ministero delle colonie e successivamente dal Ministero dell'Africa Italiana.
Il corpo delle PAI era composto da ufficiali, sottufficiali e agenti italiani, nonché da áscari di polizia reclutati localmente. Era organizzato in sette battaglioni, ognuno intitolato con il nome di uno dei grandi esploratori italiani dell'Africa: "Cecchi", "Duca degli Abruzzi", "Giulietti", "Ruspoli", "Casati", "Bottego" e "Gessi". L'organizzazione prevedeva due Ispettorati generali, uno a Tripoli e uno ad Addis Abeba. Sul territorio africano, la PAI aveva questure nelle principali città come Tripoli, Bengasi, Asmara, Addis Abeba, Mogadiscio e Gondar, oltre a numerosi commissariati e stazioni.
L'uniforme del personale italiano della PAI variava a seconda delle stagioni: cachi per l'inverno e bianca per l'estate. Sul bavero della giubba si trovavano fascetti littori e sul berretto o sul casco coloniale era presente il fregio del Corpo, raffigurante un'aquila con ali spiegate, scudo Savoia sul petto e nodo Savoia tra gli artigli. Gli áscari di polizia avevano un'uniforme distintiva con fascia e fiocco di tachia e tarbush color azzurro Savoia. Sul colletto dell'uniforme degli ascari, invece dei fascetti littori del personale italiano, erano ricamati nodi savoia dorati. I distintivi di grado e gli scudetti di specialità (come Squadrone Vicereale, Bande di Polizia, Polizia Portuaria, Polizia Stradale, Corpo Musicale) erano contrassegnati da triangoli azzurro Savoia.
I comandanti della PAI includono il Generale Riccardo Maraffa (1937-1943), il Generale Quirino Armellini (1943) e il Maggior Generale Umberto Presti (1943-1944).
I "Lancieri Azzurri" dello Squadrone Vicereale avevano un'uniforme distintiva, con un tarbush azzurro Savoia e una penna nera, fasciato da un turbante di seta blu. Anche i polsini e la farmula erano blu.
La PAI svolse un ruolo significativo durante il periodo coloniale italiano in Africa, sia per il mantenimento dell'ordine pubblico che per la gestione delle questioni amministrative e giudiziarie.
Il coltello Billao tradizionale, come quello di Fox Knives, presenta una lama a foglia e un pomo dell'impugnatura a tre punte, con la punta centrale costituita dal protrudere del codolo della lama. L'impugnatura è realizzata in corno di bufalo, un materiale tradizionale che aggiunge autenticità al design. Il fodero è realizzato in cuoio e dispone di passanti e stringhe che permettono di fissarlo ai fianchi. È stato appositamente progettato per accogliere sia l'impugnatura che l'elsa, mantenendo la praticità e l'originalità del coltello Billao.
Oltre alla cura nell'estetica, Fox Knives ha lavorato per garantire solidità al coltello reinterpretato: la lama satinata in N690Co e l'impugnatura sono di alta qualità e resistenti alle sollecitazioni quotidiane. Questa combinazione di autenticità storica e durabilità moderna rende il Billao di Fox Knives un oggetto apprezzato sia dagli appassionati di coltelli che dagli amanti della storia.
Un omaggio al passato dell’Arma Italiana per preservare la tradizione e l’eredità.